Il testo riecheggia, in chiave moderna, il Cantico dei cantici, in un antico dialogo d'amore tra uomo e donna, dove la voce femminile è quella più appassionata, e, come scrive Aldo Onorati, dove è assente la profezia, mentre esplode l'ansia della perdita, la tristezza insita nelle pene d'amore di ogni tempo