Le opere

I vestiti del re - L'oca d'oro - Il fantasma di Canterville

Credo nei giovani, nella loro capacità di sentire, capire, volere. E vivo in mezzo ai giovani. Con la vita attorno che pulsa, freme, imperversa. Che sgorga come una polla d'acqua. Ininterrottamente. E il suo getto è salutare: esce fuori come il germoglio di una pianta, come i virgulti dalla terra. E ristora. C'è sete di sapere nelle scuole, c'è curiosità e sete di conoscenza. E così non mi è stato difficile, durante le ore di scrittura creativa, coinvolgere gli alunni nel campo della narrativa in genere, migliorando le loro forme di comunicazione. Scrivere è un'arte. Ed io ho preferito affrontare il tema del "come scrivere" piuttosto del "cosa scrivere". La loro capacità di comunicazione tramite la parola e la scrittura è notevolmente migliorata e, dal momento che quasi tutti mostravano uno spiccato interesse verso il teatro e le sceneggiature, durante l'anno scolastico 1996-'97 ci siamo dedicati all'adattamento di testi teatrali. Dal punto di vista letterario l'attenzione è stata rivolta al dialogo, all'uso delle didascalie e a tutto ciò che concerne la scrittura teatrale. I ragazzi si sono sentiti scrittori, registi e infine attori. Hanno acquisito così la capacità di analizzare e rielaborare un testo, il piacere di giocare con le parole, il potenziamento delle capacità di pensiero riflesso e critico, favorendo al tempo stesso la creatività. "I vestiti del re", "L'oca d'oro" e "Il Castello di Canterville" sono tre bei racconti, ciascuno con la propria morale. Fiabe per la delicatezza delle immagini e per il lieto fine, satire per l'ironia sottile di cui sono pervase. Testi piacevoli che, oltre a divertire, trasmettono messaggi di serenità.
Nicla Morletti

| torna alle opere |