Le recensioni

IL CITTADINO OGGI del 15 gennaio 2003
Duccio Benocci

PRIMA CHE LE ROSE APPASSISCANO Nicla Morletti (Bastogi)
Morletti, una storia di estasi amorosa

Dopo il grande successo del romanzo "L'ultima canzone d'amore" - premiato in numerosi ed importanti premi letterari e da cui è stato tratto un recital di prosa, poesia, musica e danza - la scrittrice Nicla Morletti ha deciso di far rivivere ai suoi lettori le vicende d'amore tra l'attraente e versatile musicista Rocco e Dora, l'incantevole Miss Versilia. - è questa una storia d'esiasi amorosa - secondo la definizione che ne ha dato Mario Luzi nella prefazione a "L'ultima canzone d'amore" - di passione, d'angoscia e rimorsi fino all'imporsi del dovere... prendo congedo da queste pagine con la speranza di altre che le seguiranno e con il soddisfatto gusto di aver letto, intanto, questa realissi-ma favola".
Ci terrei a sottolineare l'aggettivo "realissima", usato dal grande poeta ermetico in riferimento al racconto favolistico narrato meravigliosamente da Morletti in cui l'abbondanza delle dettagliate descrizioni ed informazioni, e lo scavo psicologico sui personaggi conferiscono all'opera mirabile veridicità. Ebbene. Luzi ha voluto esplicitare il modo di narrare asciutto, spigliato e variopinto, che crea una prosa dai lineamenti poetici, di piacevole lettura. Morletti con "Prima che le rose appassiscano", ha ripreso la narrazione -da vicino, con aderenza e partecipazione-, trascinandoci nuovamente nell'atmosfera magica di una grande passione, così come Luzi e probabilmenle anche molti lettori del primo romanzo avevano sperato. Una storia di un amore tanto segreto quanto ostacolato, tra due persone che pur avendo ognuna una propria famiglia, vivono infelicemente - forzatamente lontane - la loro esistenza di coniuge, pensando e trovando conforto in un amore vero, che ha originato un figlio in comune.
Un rapporto nascosto, magico, straordinario ed inviolabile tra due persone speciali che provano sentimenti profondi e sinceri dimostrati attraverso la scrittura, vero e proprio messaggero di emozioni e sensazioni, ma anche rivelatrice di paure ed angosce.
Una sorta di diario segreto, scritto però da due persone, che grazie al loro rapporto epistolare si confidano, si confrontano e soprattutto cessano di soffrire amandosi e rendendo il loro sentimento "infinito nel tempo". Ad accompagnare le pagine delle lettere - piccole particelle d'amore e di bellezza, colme di pensieri - compaiono numerose citazioni di autori più o meno recenti - tra i quali: Virgilio, Brecht, Neruda, Leibnitz, Tolstoj, Prévert, Pavese, Pound, Donne, Verlaine e tanti altri - che hanno dedicato alcune delle loro parole all'amore, dio ammaliatore e talvolta traditore. Nicla è creatrice di una storia un po' speciale, che dopo averla gustata pagina per pagina, tutti noi potremmo, come ha affermato Massimo Lucchesi nella sua prefazione, "... trovarci proiettati in una riflessione difficilmente eludibile, capendo la paziente passione dell'amore ed il suo slancio creatore che ci trasfigurano in una sgargiante intelligenza del dono di sé". Un romanzo, la cui lettura è capace oltre a farci allontanare dalla mente i cattivi pensieri della vita di tutti i giorni, anche a farci scoprire o riscoprire che cosa sia l'amore.

| torna alle recensioni |